di Angel Victoria comunica mediante l’uso di fiori. Per lei è essenziale farne conoscere il significato per compensare un linguaggio scarno e per superare situazioni difficoltose. È la trama del romanzo “Il linguaggio segreto dei fiori” di Vanessa Diffenbaugh (Garzanti).
Lo stratagemma linguistico posto in essere nel testo poggia sul postulato che i fiori nella nostra cultura, e nelle culture in genere, sono di per sé portatori di messaggi, e questo grazie anche alla consuetudine del dono, che può comunicare sentimento e affetto.
In una delle prime scene la protagonista è in macchina con l’assistente sociale Meredith, diretta verso un alloggio che sia il più possibile una sistemazione definitiva. La vita di Victoria dagli 8 ai 18 anni è un susseguirsi di periodi trascorsi vuoi in comunità vuoi in famiglie, sempre alla ricerca di una vera identità sociale, verso l’ obiettivo dell’integrazione affettiva e lavorativa.
Integrazione che non arriverà per magia ma che verrà conquistata passo dopo passo dall’audace Victoria. Grazie all’amore viscerale per i fiori, la protagonista riuscirà infatti a costruirsi un’identità fatta di lavoro e conoscerà Grant mediante il linguaggio simbolico floreale.
Spesso compare nel linguaggio quotidiano di Victoria l’alternanza tra l’aspirazione all’amore e la difficoltà amorosa. Anche la nascita di Hazel, la loro figlia, mette infatti in evidenza la precarietà della situazione affettiva di Victoria, il contrasto tra sentimento amoroso (simboleggiato dalla rosa) e l’insopprimibile misantropia (quella del cardo).
La narrazione procede alternando il percorso di Victoria e le sue conquiste personali con il ripresentarsi nel quotidiano della sua realtà, densa di problemi affettivi.
A ben vedere, il percorso esistenziale di Victoria è fortemente segnato dalla sua volontà di comunicare nel modo più essenziale ed efficace possibile. La possibilità, insita nel linguaggio, di veicolare significati riposti e bisogni mediante associazioni corrispondenti di parole e di fiori, viene abbondantemente messa in atto dalla protagonista, consentendogli di aprirsi alla vita di società e di conseguire una riabilitazione psico-sociale.