Di Maia. Una famiglia di artisti di adozione selargina, dopo un periodo brillante nel campo della ceramica e della scultura, subisce anch’essa la crisi dell’artigianato artistico. Passato un periodo di stasi, stringe amicizia con persone con gli stessi interessi per l’archeologia. Formano un’associazione chiamata A.CU.A.S. (Associazione Culturale Archeologica Sarda) con l’intento di rianimare la civiltà neolitica prenuragica, della quale a Selargius esistono diversi siti.
L’associazione vuole rappresentare fedelmente una sorta di isola archeologica a dimensioni reali con tanto di capanne, ceramiche, menhir simbolo di fertilità, dolmen, sepolture megalitiche volti al culto sacro del sole (infatti tutto era rivolto ad est).
Questa struttura di ricerca e ricostruzione archeologica è chiamata “ArKeoParco Is Domus de Ayayu”, è nata a Settimo San Pietro ed è destinata ad uno scopo didattico e turistico per persone di tutte le età.
Organizza corsi a indirizzo artistico e artigianale e per questo motivo ha partecipato a diverse manifestazioni: in centri commerciali, al Parco di Monte Claro (organizzato da Lions Club), alla Scuola Spano, per Monumenti aperti presso la necropoli punica di Tuvixeddu e nel sito archeologico di Su Coddu a Selargius.
Inoltre l’associazione ha presentato un plastico (in scala 1:10) esposto in diverse scuole con l’intervento di un archeologo.
Tutto questo per dire che per uscire dalla crisi possiamo reinventarci, rialzarci con le nostre capacità e conoscenze, così che l’uomo possa ritrovare la sua dimensione e la sua dignità.