Di Maia. È andata alla grande la serata evento al Centro Diurno di Marina Piccola, organizzata venerdì 15 giugno, dal Servizio di Riabilitazione e dal CSM Cagliari Ovest. Si è trattato del primo Festival dei gruppi musicali che chiude tutto il ciclo sulla Riabilitazione Psichiatrica. Ci siamo ritrovati insieme operatori, utenti, familiari e volontari, per dire “no allo stigma”.
“Più che gridato lo hanno cantato, no allo stigma”, dice Dott. Alberto Santoru responsabile del Servizio di Riabilitazione S/R. Continua: “è importante non isolarsi, parlare, ognuno con le sue diversità o meglio fragilità. Attraverso la musica possiamo sentirci uniti in una sinfonia corale”.
È la volta del professor Luigi Minerba, Direttore della ASSL di Cagliari: “Tutti i cittadini devono conoscere questa realtà, queste iniziative sono la dimostrazione che attraverso la musica e l’arte possiamo dire si alle relazioni, all’inclusione”. E conclude Dott. Augusto Contu, Direttore del DSM Cagliari: “ci ritroviamo alla grande, col cuore oltre che con la testa, per dire che solo tutti insieme possiamo sostenere, aiutare a seguire un progetto di vita, aumentare l’autostima, pensare che quando ci stiamo alzando dal letto, siamo più buoni, più coraggiosi”.
Eravamo tutti lì ad attendere le esibizioni dei gruppi musicali, sicuri che il pregiudizio di chi emargina i sofferenti nella società si può superare attraverso l’interazione con chi non è poi tanto “diverso”.
Regnava un’atmosfera festante, ed ecco, via alla musica, presentata da Andrea Moi dell’Associazione Alta Formazione e Sviluppo e organizzata dal Direttore Artistico Samuele Coccu.
In tanti con molta partecipazione e applausi, hanno sentito i gruppi musicali, ognuno dei quali si è presentato con due-tre brani. Incuriositi ed estasiati, gli spettatori hanno ascoltato i nostri amici emozionarci, esprimere tutto il loro impegno, forza e solidarietà ma anche tanto divertimento. Abbiamo cantato insieme a loro unanimamente.
La gente era un flusso di vai e vieni che si alternava; oltre che familiari, utenti, operatori, c’erano passanti curiosi che entravano, attratti dalla musica e dalla sinfonia a volte rock a volte melodica. Mi è capitato anche di vederne qualcuno arrampicato sul muretto di recinzione.
Ma se volevano stupirci con effetti speciali, fra le luci psichedeliche, ci sono riusciti, in chiusura di serata, i Texile, noto gruppo pop rock, con suoni rarefatti e ipnotici; la band, enigmatica e sensuale, ci ha catturato e incantato.
Potevamo chiedere di più da una serata evento contro lo stigma, all’insegna della musica? Credo di no, questa è stata un’occasione speciale!!! Ci siamo sentiti accolti, unici e diversi, ma uguali, più buoni e coraggiosi nella testa e nel cuore.