Di Sabrina e Girasole. Le Cortes Apertas sono una manifestazione che dal mese di settembre e fino a dicembre coinvolge 27 comuni della provincia di Nuoro.
L’idea nasce ad Oliena nel 1996 grazie all’intuizione dell’imprenditore locale Luigi Crisponi, con l’obiettivo di contrastare lo spopolamento dando più vigore al turismo, attraverso la valorizzazione delle tradizioni e della cultura dei paesi dell’entroterra. Nel 1997 il progetto prende il nome di Cuore della Barbagia e nel 2001 diventa Autunno in Barbagia.
In Sardegna l’epoca del turismo moderno ebbe inizio nel 1948 con un deciso incremento negli anni ’50 e ’60 ad Alghero e nella riviera del corallo; con l’avvio della creazione della costa Smeralda si ha il vero e proprio decollo.
Attualmente l’offerta turistica è sempre più variegata, la capacità ricettiva si è notevolmente modificata, complice anche una congiuntura internazionale che ha reso la Sardegna meta agognata e fondamentalmente più sicura.
Dopo 50 anni il turismo balneare è il settore trainante, i numeri parlano chiaro: nel 2016 si registra un più 10,3% rispetto al 2015, con 13,5 milioni di presenze, e già nel primo semestre del 2017 si registra un più 10,2%.
È tra l’altro evidente una marcata stagionalità; difatti nel trimestre giugno-luglio-agosto si registra il 56% delle presenze totali.
Occorre destagionalizzare irrobustendo l’offerta e la consistenza ricettiva, lavorare quindi nei mesi spalla è d’obbligo e le cortes vanno in questa direzione.
I paesi della provincia di Nuoro in quel contesto si aprono al mondo nell’intento di soddisfare un turismo sempre più vorace. Passare dalle spiagge all’interno dell’isola si può e si deve poiché qui permangono intatte tradizioni, cultura, folklore. Sono luoghi in cui è facile respirare atmosfere arcaiche permeate di sapori, in un percorso di gusto e saperi gelosamente custoditi.
Le cortes rappresentano un cammino nel quale il turista si immerge in micro mondi in cui il senso di appartenenza è forte. Facile imbattersi e rimanerne rapiti dal via vai di costumi tradizionali con colori e lavorazioni sapienti, dai canti in “limba”, dalla rappresentazione degli antichi mestieri, accompagnati a loro volta dai profumi che il nostro settore enogastronomico sa regalare.
L’obiettivo è quello di rafforzare l’attrattività degli antichi borghi, dei centri storici, poiché oggi rappresentano un settore in forte ascesa ed ogni nuovo stimolo in tale direzione è d’uopo.
E’ auspicabile altresì creare sempre nuove sinergie territoriali ed il disegno improntato dalla nuova legge regionale sul turismo lo testimonia e lo avvalora. L’assessorato al turismo ha avviato di recente il circuito dei giardini storici, la primavera nei borghi di eccellenza nei territori del vino e del gusto, e cammini-percorsi e destinazioni di pellegrinaggio che coniugano la valenza culturale a quella spirituale. Un turismo lento ed accorto che valorizza la sostenibilità ambientale e la salvaguardia dei paesaggi, favorendo nuove stagionalità.
Cortes Apertas, una vetrina promozionale, autentico patrimonio da preservare e custodire con saggezza.