Che cosa sta determinando nel nostro vivere quotidiano la situazione epidemiologica da covid-19?
Soprattutto, che impatto ha nelle nostre relazioni sociali? Come ha cambiato le nostre abitudini e i rapporti tra individui?
Domande fondamentali che sottendono al quesito: da dove viene e quali sono le caratteristiche di questo virus?
Domande alle quali purtroppo il mondo scientifico ancora non sa rispondere in modo esaustivo.
È vero, il contagio da covid-19 risulta molto pericoloso per l’uomo e condiziona il suo comportamento sociale.
Questo contagio oramai divenuto pandemia non è stato studiato a fondo negli ambienti sanitari per via delle sue caratteristiche “nuove” e “mutevoli”.
Infatti pur avendo un quadro sintomatologico che, nelle forme più leggere, può essere accomunato al raffreddore con tosse e quindi a sintomi da disturbi respiratori, può portare a gravi conseguenze come per esempio la polmonite, specie nei soggetti più fragili che presentano una maggior compromissione del sistema immunitario.
Per evitare il contagio, gli organismi preposti, quali l’Organizzazione Mondiale della Sanità, hanno predisposto delle norme a tutela delle persone per salvaguardare la salute. È stato così che la dicitura “distanza di sicurezza” e “l’utilizzo della mascherina protettiva” sono entrate prepotentemente nel nostro quotidiano.
Ma quanti tabù sfidano queste nuove pratiche di igiene sociale?
Infatti, per rispettare questa norma i cittadini, secondo gli ultimi decreti legge volti a fronteggiare l’emergenza da covid-19, sono obbligati a restare a casa salvo comprovate esigenze di salute/sanitarie, lavorative o esigenze che rivestono carattere di quotidianità (spese alimentari, farmaceutiche, ecc.).
Tutto ciò ha messo alla prova la resilienza di ciascuna persona.
Anche noi, seguiamo queste regole igienico-sanitarie e predisponiamo quante più forze possibili per difenderci e convivere con questa situazione epidemiologica.
Tempi difficili in tutti i sensi, che dureranno almeno 6 mesi su tutto il territorio nazionale.
Allora come fare a mantenere in piedi il nostro vivere sociale che prevede impegni lavorativi, spostamenti quotidiani, relazioni sociali necessarie per il raggiungimento di determinati obiettivi comunitari?
Domande alle quali sanitari, economisti e decreti legge cercano di dare risposta.
Noi della redazione web ci siamo organizzati per dare continuità giornalistica con la scrittura di testi prodotti ed elaborati in casa e poi condivisi, attraverso i social, per poi arrivare a pubblicare gli articoli on-line; purtroppo con una frequenza minore.
È vero: aderire a protocolli di emergenza sanitaria ci ha obbligato ad accantonare momentaneamente il progetto di presentazione e promozione del nostro libro “La senti questa voce”.
Siamo fiduciosi però che riprenderà in tempi brevi e migliori.
Anche questa sosta forzata ci porta a condividere, con i nostri lettori, una lunga attesa.
L’ATS Sardegna vuole stare vicino a tutte le persone che stanno vivendo questo momento di difficoltà.
Per chi avesse bisogno di ascolto e supporto psicologico può telefonare al Numero Verde 800630622 dal lunedì alla domenica dalle 9 alle 19. L’auspicio vuole essere, quello che da un mese sventola su tutti i balconi d’Italia: #andràtuttobene