Grazie alla vittoria per 2-0 sulla Sampdoria, la Juventus si è laureata per la 9°volta di fila Campione d’Italia. 36°scudetto per i bianconeri, che dal ritorno degli Agnelli, ha ripreso a fare quello che le compete per storia e blasone: vincere. 17 trofei nell’ultimo decennio. Una dittatura, un monopolio indiscusso fatto di programmazione, lavoro e competenza .
Questo scudetto appena conquistato è stato il più duro, il più combattuto, perché a differenza degli altri anni, le avversarie erano 3; Inter, Lazio e Atalanta.
La 23° giornata fotografa una classifica che vede Juve e Inter appaiate in vetta a 53 punti, insidiate a -1 dalla Lazio. L’emergenza Covid 19 ferma il campionato per 3 mesi e la sosta obbligata riscrive il torneo.
Dopo il lockdown, il campionato riprende dalla 27° giornata. Un tour de force con partite ogni 3 tre giorni. La Juventus prosegue il cammino senza intoppi mentre la Lazio crolla, un Inter in chiaroscuro e l’Atalanta che arriva prepotentemente in corsa, portandosi momentaneamente al secondo posto a -9 dalla Juve, ma lo scontro diretto sancisce la gerarchia con la vecchia Signora che chiude il campionato con 2 giornate d’anticipo.
La Juventus, con l’arrivo di Sarri, aveva l’obiettivo di vincere il campionato con il bel gioco, ma il sarrismo non si è mai visto e il progetto rischia di fallire senza la conquista della Champions League.
Un allenatore in bilico con una stagione ancora tutta da scrivere mentre l’ombra di Zidane incombe all’orizzonte. Ora c’è la delicatissima sfida dello Stadium contro il Lione, da vincere per continuare a inseguire il sogno di aggiungere in bacheca la “maledetta” Champions League, chiudendo così un ciclo trionfante.