Finisce 2-2 il big match dell’Olimpico tra Roma e Juventus. Un punto d’oro per la Vecchia Signora. Partita dominata in lungo e in largo dai giallorossi di Fonseca, ai quali rimane il grande rammarico di non aver chiuso la partita. Contro le grandi squadre puoi anche dominare per tutta la gara, ma se non fai come lo squalo quando sente l’odore del sangue e non azzanni la preda, alla prima occasione ti puniscono, cosa avvenuta puntualmente con l’asso portoghese.
Nel primo tempo la Roma parte forte e al 12’ minuto sfiora il vantaggio; azione personale travolgente di Mkhitaryan che salta tutto il centrocampo e tutta la difesa bianconera ma, davanti a Szczesny, l’armeno tira addosso al portiere polacco. Al minuto 31 la Roma passa; tiro di Veretout intercettato da Rabiot con il braccio in area, rigore che il centrocampista francese trasforma con il brivido visto che Szcesny aveva toccato il pallone. Al 44’ la Juve alla prima occasione pareggia; cross di Ronaldo intercettato con il braccio da Pellegrini, rigore che il portoghese trasforma spiazzando Mirante. All’ultimo minuto del primo tempo la Roma ripassa in vantaggio in maniera incredibile; punizione della Juve respinta dalla difesa, contropiede 4 vs 1 della Roma con Dzeko che lancia Mkhitaryan, passaggio filtrante per Veretout che batte Szczesny in uscita. Nella ripresa la Roma ha due chance di chiudere la partita con Dzeko al decimo e al diciannovesimo minuto ma il bosniaco prima manda sul palo dal limite dell’area piccola poi calcia addosso a Szczesny a due metri dalla porta. La Juve nel frattempo rimasta in 10 per l’espulsione di Rabiot, nel momento più difficile, al 23’ trova il pari: cross di Danilo, stacco imperioso di Ronaldo che salta a 2,28 m di altezza e trafigge Mirante sul palo più lontano.
La Roma esce dal campo certamente con l’amaro in bocca per l’occasione persa, ma anche con la consapevolezza che se dovesse giocare così tutte le partite, può puntare a raggiungere la Champions ma anche fare una dignitossisima Europa League e competere per vincere la Coppa Italia. La Juve esce dal campo con un punto d’oro ma con la consapevolezza che deve trovare un gioco, una sua indentità perché per lo scudetto le sue antagoniste principali (vedasi Atalanta,Inter e forse Napoli) si sono rafforzate in maniera incredibile e sono diventate più competitive.
In Champions si è visto lo scorso anno che se non hai idee, puoi anche comprare un fenomeno la davanti, ma non potrà fare sempre tutto lui e non potrà risolvere da solo tutti i problemi.
Roma(3-4-2-1): Mirante; Mancini; Ibanez; Kumbulla; Santon (23’st Bruno Peres); Lorenzo Pellegrini (27’st Diawara); Veretout; Spinazzola; Pedro; Mkhitaryan; Dzeko; allenatore Fonseca.
Juventus(3-4-1-2): Szczesny; Danilo; Bonucci; Chiellini; Kulusevski (40’st Frabotta); Rabiot; McKennie (13’st Arthur); Cuadrado; Ramsey (23’st Bentancur); Morata (13’st Douglas Costa); Cristiano Ronaldo; allenatore Pirlo.
Statistiche Roma- Juventus 2-2 | ||
Roma | Juventus | |
Tiri totali | 7 | 6 |
Tiri in porta | 6 | 3 |
Possesso palla | 43% | 57% |
Angoli | 5 | 7 |
Ammoniti | 2 | 3 |
legni | 1 | 0 |
Migliori/voto | Veretotu 7 Mkhitaryan 7 Kumbulla 6,5 Pedro 6,5 | Szczesny 7 Ronaldo 7, Bentancur 6,5 |
Peggiori/voto | Bruno Peres 5 Santon 5 Pellegrini 5 Dzeko 5 | Bonucci 4,5 Rabiot 4 McKennie 4 Morata 5 |