Hai lavato i denti? Ti sei cambiato le mutande ? Ah dimenticavo … hai messo la mascherina?
Queste sono le raccomandazioni di tutte le Mamme prima di uscire di casa, ormai ci siamo abituati tutti fin da bambini, da oltre un anno e più si è aggiunta nel paniere delle raccomandazioni la mascherina anti – covid, questo dannato virus che ha scatenato il caos di una pandemia mondiale dalla quale nessuno riesce a levare i piedi; siamo sotto Carnevale la festa che nei paesi di matrice cattolica precede la Quaresima, anticipo della Santa Pasqua di Resurrezione.
Il Carnevale ha radici medievali, è una festa in cui bisogna indossare una maschera e travestirsi per far festa prima di un tempo morigerato che riporta alla rinuncia della carne come vuole l’etimologia della parola.
Cosa è una maschera? Se pensiamo a giorni di oggi, dove tutti siamo dei banditi con la mascherina, pensiamo che stiamo combattendo una battaglia importante contro il diffondersi della malattia, che siamo nel cuore della battaglia e non possiamo tirarci indietro, le nostre mani umettate di gel, sono mani in trincea che lottano affinché il virus non si diffonda, non venga trasmesso da individuo a individuo; il virus non perdona è un pistolero che colpisce tutti … Io sono il covid! Ehi tu su la maschera! Svelto su la maschera sono il virus più temuto al mondo! Ed eccoci tutti con la mascherina anche se non è un carnevale come quello degli anni passati, se non ci sono balli, sfilate, o grandi abbuffate di dolci tipici.
Nella tradizione africana, le maschere usate nel cerimoniale delle feste religiose o antropologiche assumono una o più valenze, oltre a decodificare uno status sociale, hanno come intento quello di rappresentare lo spirito o la divinità a cui si tende, gli spiriti, secondo tradizione entrano dentro la persona fisica per purificarla o per esaltarla.
La maschera è una tradizione in tutte le culture occidentali e non; la maschera è la persona a cui tendiamo, la persona che vorremmo essere, la maschera è la nostra identità.