Tupac Shakur nasce il 16 giugno 1971 in un quartiere di New York, East Harlem, un quartiere fortemente degradato e povero dove gli unici rifugi per non sentire fame ed emarginazione sono le droghe ed in particolar modo il crack.
La madre Afeni Shakur è un attivista politica per la difesa dei diritti degli Afroamericani, milita nel gruppo Black Panters .
Tupac mutua il suo nome d’artista dalla radice del nome di un gruppo politico extraparlamentare sud – americano i Tupacamaros che rivendicano l’indipendenza dai conquistadores spagnoli ed europei e la libertà delle popolazioni latine.
Tupac Shakur è uno dei talenti mondiali del rap, inizia la sua carriera nei Digital Underground un gruppo di Oakland (che consegna alla scena rap brani quali RAY LUV) a cui segue un altro gruppo Striclydope. Dopo aver frequentato la scuola in un altro Stato, dove segue laboratori di teatro, all’apice della fame si trasferisce nella West Coast, vive a Inglewood un quartiere di Los Angeles, dove troviamo come local team la squadra NBA dei Los Angeles Clippers dei quali è tifoso. L’album di debutto solista 2pacalypse Now lo vede protagonista della scalata delle classifiche americane e straniere; il singolo che traina l’album è BRENDA’S GOT BABY, che parla di una donna in gravidanza e una storia di violenza di genere; canzone che nasce dopo aver visto un telegiornale che parlava della violenza sulle donne, Pac da buon Story tellers ne tira fuori un capolavoro.
Il secondo album della sua carriera è Stricly 4 my N. I. G. G.A. Z. , ottiene l’ingresso nella top ten di Billboard, sogno ambito da tutti gli artisti.
Nel doppio album All eye’z on me, Tupac si consacra come star indiscussa del rap, con un album, che annovera diverse collaborazioni fra cui quella degli Outlaw, un suo gruppo satellite.
Makiavelli è il suo ultimo disco in vita, gli altri album saranno postumi.
Pac non è nuovo alla giustizia americana nè ai processi mediatici. Entra più volte in carcere per possesso illegale di armi e droghe ed è in carcere che vede la luce l’idea per il suo ultimo disco, composto dopo essere stato fulminato dalla lettura del “Il Principe”, di Niccolò Machiavelli, un trattato storico – politico sull’ascesa al potere e il suo mantenimento.
2Pac, scriveva poesie d’amore sulle pareti della cella e preparava sceneggiature di film dei quali divenne poi protagonista. Giravano voci sullo stato della sua salute ed ogni volta veniva chiesto al rapper il test HIV, nelle opere che vedevano lo svolgersi di rapporti amorosi, così come fece Whitney Houston prima di firmare il contratto per un film che la vedeva, con lui, impegnata nelle scene come coprotagonista.
Ahimè! Anche Tupac è uno di quegli artisti che entra a far parte del club dei 27, a 27 anni infatti muore dopo aver assistito ad una incontro di boxe che vede protagonista un altro dannato Iron Mike Tyson, contro Bruce Seldon . Nella hall dell’MGM di Las Vegas scoppia una rissa e Pac viene alle mani con altri balordi, più tardi verrà freddato ad un semaforo con quattro colpi di revolver. Alla guida dell’auto c’è Suge Knigt produttore esecutivo di Tupac e proprietario dell’etichetta vietata ai minori Death Row, il quale, rimane illeso.
In un primo tempo la morte del rapper che rappresentava la costa ovest venne attribuita al suo amico e non rivale Cristhoper Wallace al secolo Notorius B. I. G. , il quale viveva a New York ed era esponente della costa est americana. Si vociferava negli ambienti di strada e non solo che fosse nata una rivalità fra i due visto che appartenevano a bande rivali, quella dei Blood e quella dei Crips; che avevano come segno di identificazione bandane di colore diverso, rispettivamente rossa e blu.
Negli USA queste bande sono in perenne conflitto ed in molti quartieri si assiste ogni giorno ad una perenne carneficina, anche solo per avere una maglietta di un colore sbagliato o entrare in un altro quartiere.
Tupac era una cartina geografica, il suo corpo era disseminato di tattoo, che, per lui avevano l’unico obiettivo di ricordare. La mente umana tende a dimenticare tutto ciò che è negativo tutto ciò che non ci piace , i suoi tattoo erano lì a ricordare il carcere, gli amici ma anche i better day’z, i giorni migliori.
Gli album di Tupac esaltano la cultura di strada, non si parla solo di droga e donne come voleva il filone West Coast del periodo. Sono uno sputo al mondo, sono gli sputi di un uomo, un afroamericano, un alchimista del terzo millennio che trasforma il suo disagio in musica e rivendicano l’ascesa al successo, sono hustler, ambizioni di strada.
Tupac, ancora oggi vende dischi in tutto il mondo. Dopo la sua morte i più grandi amici e rappers decidono di produrre e pubblicare alcune tracce rimaste inedite. Con l’ utilizzo dei software producono un documentario sulla vita in quei quartieri narrato dalla stessa voce di Tupac Shakur. A New York si edifica perfino una statua in suo onore conservata in un museo della città. Sono postume le uscite di due film sulla sua vita e il mistero sulla sua morte.
In seguito alla dipartita del rapper sono stati pubblicati altri 5 album, certificati disco di platino negli Stati Uniti.