Risale al mese scorso la notizia del violoncellista Denys Karachevtsev, che nelle strade distrutte dai bombardamenti decide di suonare una sinfonia di Bach, per trasformare il silenzio della città in messaggio di pace e ricostruire ciò che la guerra ha causato. Il violoncellista ha avviato una raccolta fondi per aiutare le vittime e riportare la vita alla normalità.
L’esibizione è stata documentata da un video diffuso dall’artista sui social network.
Gli artisti di strada possono essere davvero talentuosi e si esibiscono davanti a un pubblico di cui catturano l’attenzione. Si occupano a volte di temi che colpiscono e sconvolgono l’opinione pubblica e le basi di quelli che sono i valori della società. Attraverso le loro opere trasmettono messaggi umanitari e sociali che possano arrivare a chi assiste, sia sul posto, sia che le immagini vengano trasmesse da internet o dalla stampa.
La musica ma anche i murales o i graffiti possono anche rappresentare denuncia sociale. In molte città europee come Parigi e Roma, sono stati realizzati diversi murales, come simbolo di pace e speranza a favore dei popoli colpiti dalla guerra.
L’arte di strada è una forma di libertà, che in qualche modo si contrappone alla società e tutti i mali che essa cagiona fra cui la guerra, viene usata come mezzo per diffondere la propria voce, il proprio pensiero, esprimersi e gridare al mondo il proprio dissenso.