Grazie alla doppietta di Giroud e il gol di Kessie il Milan batte 3 – 0 il Sassuolo, espugna il Mapei Stadium e con 86 punti conquista lo scudetto n°19, 11 anni dopo il 2011. Come è stato possibile che una squadra che alla vigilia del torneo non era data tra le favorite, (anzi era da Europa-Conference League)è riuscita a ribaltare i pronostici vincendo il campionato?
8 ottobre 2019. Stefano Pioli viene chiamato dal Milan per sostituire Marco Giampaolo dopo un inizio terribile (3 vittorie e 4 sconfitte). Si dice che sarà il traghettatore fino alla fine della stagione visto che Elliott e Gazidis dalla stagione 20-21 puntano tutto su Ragnick .L’inizio dell’allenatore emiliano è tutto in salita. La squadra viaggia all’11 posto in classifica con la ciliegina sulla torta l’umiliante 5 – 0 del Gewiss Stadium di Bergamo contro la Dea di Gasperini. Uan squadra così giovane come quella rossonera ha bisogno di un fuoriclasse assoluto non solo a livello calcistico ma anche a livello mentale e questo qualcuno corrisponde al nome di Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese arriva a Milano e con lui la squadra cambia pelle. Con un giorno di ritorno da paura (campionato finito ad agosto per la pandemia di covid 19) il Milan conquista 41 punti, risalendo dall’undicesimo al sesto posto in classifica.
2020-21: il ritorno nel calcio dei grandi
L’annata successiva il Diavolo parte forte, per 21 giornate comanda il campionato ma non può nulla sul ritorno prepotente dell’Inter di Antonio Conte che batte i rossoneri nel derby della 23°giornata e prende il largo. Ma i meneghini non perdono fiducia e il 23 maggio al Gewiss Stadium battendo 2 – 0 l’Atalanta conquista il 2°posto ritornado a giocare nella coppa dalle grandi orecchie.
2021-22: la punta dell’Iceberg di un progetto partito 2 anni fa.
Il Milan di Stefano Pioli è la regina del Mercato. Persi Donnarumma e Chalanoglu a 0, (e con Kessie è Romagnoli che non rinnoveranno e andranno in scadenza nel 2022), il Milan acquista Maignan (MVP della Serie A 2021-22), Tatarusanu in porta, Messias dal Crotone, Diaz da Real Madrid, Ballo Toure dal Monaco Florenzi dalla Roma Giroud dal Chelsea, riscatta Tomori dal Chelsea, Tonali dal Brescia. Il Milan parte forte e trascinata da Leao e Tonali che sbocciano in maniera devastante conquista 32 punti in 12 partite. Poi verso fine novembre,dicembre e Gennaio il Milan rallenta in passo, un po per la condizione che viene a mancare, un po per gli errori arbitrali (clamorosi i gol regolari Tolti a Kessie in Milan – Napoli che sarebbe valso l’1 – 1, e il Gol di Messias in Milan – Spezia che sarebbe valso il 2 – 1 che invece poi si è trasformato in sconfitta) e conquista 17 punti in 11 partite (5 vittorie 3 pareggi e 4 sconfitte). Ne approfitta l’Inter che da -7 si porta a +4 (con una partita in meno), conquistando 28 punti in 10 partite (9 vittorie e 1 pareggio). Il derby della 24 giornata cambia tutto lo scenario: il Milan dominato per 70 minuti ma lasciato in vita in maniera letale dall’Inter in 3 minuti con Giorud ribalta il derby vince 2 – 1 e si rilancia in classifica; con 4 vittorie e 2 pareggi.
Il Milan approfitta dei 7 punti in 7 partite della Beneamata e si porta a +3 sul Napoli e +6 sull’Inter. La giornata 31 e 32 i nerazzurri conquistano il derby d’Italia e sconfiggono il Verona a San Siro e approfittando del doppio pareggio del Milan contro Bologna e Torino, si portano a -2 con 1 partita da recuperare. Quando sembrava che la ruota fosse tornata a girare a favore dell’Inter ecco il clamoroso colpo di scena: il Milan batte la Lazio 2 – 1in pieno recupero con gol di Tonali e l’Inter in maniera clamorosa perde 2 – 1 a Bologna. E una mazzata per i campioni d’Italia che si trovano a -2 dai cugini e con lo scontro diretto a sfavore devono vincere tutte le 4 partite rimanenti e sperare che il Milan perda una partita. Cosa che non avverrà mai e il Milan il 22aghik conquista il tricolore.
Primo scudetto in carriera per Pioli che con stile eleganza e lavoro duro, ha sempre respinto al mittente le tante voci che lo davano come un perdente, che il Milan nei momenti più difficili, stava cercando un altro allenatore. ha creduto in un gruppo di ragazzi giovani e grazie alla sua esperienza e all’aiuto dei veterani Ibra Giroud Florenzi e alla dirigenza formata da Maldini, Massara e Moncada, li ha trasformati in cavalli di razza che in un Mapei Stadium colorato di rossonero (18 mila) festeggiano sotto la curva lo scudetto più bello.