Un giorno un uomo si svegliò sulla luna.
Non sapeva come c’era arrivato ma era sulla luna.
Si specchiò in un lago senza narcisismo,
vide il suo viso e poi, accanto, quello di un Angelo.
Ebbe il dubbio di essere in Paradiso o di essere sotto l’effetto dell’acido lisergico.
Non vi era nessuno accanto a lui, solo una vecchia astronave,
decise di entrarvi…
Rimase sconvolto da tutte quelle luci psichedeliche,
ebbe paura…
La luna che aveva osservato pallida e diafana, le era amica …
divenne polvere… polvere di stelle.
Fece ritorno al lago, si industriò a fabbricare una rudimentale canna da pesca … per mangiare.
Sulla luna vi è l’acqua e se vi è l’acqua vi sono i pesci…
All’improvviso sentì il gracidare delle rane … in un concerto speciale solo per lui…
Poco dopo, all’amo della sua canna da pesca, abboccò una carpa…
Ccon tutte le forze che aveva in corpo riuscì a strappare la carpa all’acqua,
era una carpa di otto Kg.
Era una carpa parlante, le carpe sulla luna parlano… levò l’amo dalla carpa … che iniziò a parlare …
Disse al pescatore: <<Non vorrai mangiarmi…?!
E lui rispose: <<Beh… sai ho fame !>>
La carpa rispose: <<Sono un boccone sfizioso, ma rischio di rimanerti sullo stomaco e sulla coscienza>>.
Il pescatore le disse: <<Cosa posso fare sulla luna per mangiare?>>.
La carpa gli disse: <<Vi è un supermarket abbandonato sulla riva destra, lì troverai del cibo…puoi rimettermi in acqua per cortesia?>>.
Subito rispose il pescatore …e la carpa riprese il suo viaggio e la sua libertà…
L’uomo sulla luna partì alla ricerca del supermarket … lo trovò, era aperto e la polvere di stelle copriva le cibarie, vi mise un attimo per trovare cosa cercava, un pacco di ciambelle americane quelle con il buco in mezzo e la glassa in superficie; del burro di arachidi, acqua, caffè in polvere solubile ed una bottiglia di coca-cola, sì coca-cola quella americana anche sulla luna…
Sulla luna non si paga… si può uscire dal supermarket senza passare a pagare dalla cassa…
La luna è un mondo gratis o almeno così sei indotto a pensare.
Prese il cibo ed uscì… si mise a desinare, sì a desinare perché sulla luna è sempre notte… la luna ha sposato la notte, il buio le tenebre, così in quella cena romantica al chiaro di luna, fra folate di vento e polvere di stelle, si riempì la pancia in stile Oblomov masticando solitudine ed indifferenza, è il prezzo della luna.
Sulla luna, così dicono, per primi ci arrivarono gli Americani, che sbalordirono vecchi e bambini in una diretta tv mondiale, poi, missione dopo missione, shuttle dopo shuttle, la luna divenne un posto abitabile.
Gli Americani fecero della luna un posto abitabile, una località di vacanza per miliardari, chi vi arrivava per affari, chi per vedere l’effetto che fà…
Un giorno, in seguito ad una pandemia, le genti che popolavano la luna morirono… e la luna divenne un luogo per sognatori e uomini tristi come un certo tizio che tutti chiamavano Pierrot…
Anche sulla luna c’è vita…anche sulla luna tutto ha un prezzo!