A Sinnai è possibile perdersi tra le pagine di un sorprendente libro d’arte tutto da sfogliare. É il MuA, museo civico e archivio, che si schiude al visitatore come uno scrigno che stupisce e incanta i visitatori con bronzi, antichità, quadri d’arte sacra e stampe giapponesi.
Tre piani di opere che non mancheranno di rapire lo sguardo. Al piano terra ci accolgono le statue: spiccano tra tutte il Don Chisciotte che sembra correre incontro a chi lo guarda; la salita al Calvario suscita un’ascesa al dolore; le donne dormienti che si ha paura quasi di svegliare passeggiando tra le teche. Il sotto piano è dominato dai reperti archeologici: bronzetti nuragici, anfore e mosaici del periodo romano, muti testimoni del grande passato.
Dulcis in fundo tra le opere di Perra ritroviamo anche una xilografia giapponese che nella sua perfezione colpisce molto in termini di estetica. L’opera custodita nel museo appartiene alla serie Kabuki, ovvero stampe che raffigurano gli attori degli antichi drammi popolari nipponici.
La sala dedicata all’arte sacra accoglie il visitatore con una musica filodiffusa, la quale amplifica il raccoglimento spirituale. Le note e le immagini creano un connubio che racconta una religiosità pacata, innalzando lo sguardo al mistico.Il Museo trova le sue origini nel lascito del monsignore Cesare Perra, natio di Sinnai, che in seguito alla sua morte ha donato la sua collezione personale. Nel tempo la collezione si é arricchita con le opere dei grandi maestri sardi come Felice Melis Marini, Primo Pantoli, passando per artisti del calibro di Rita Thermes e Foiso Fois.
L’amministrazione comunale contribuisce ad accrescere la consistenza numerica della collezione permanente con nuove opere. Il MuA, sito in via Colletta 20, è visitabile dal martedì pomeriggio alla domenica.