C’è chi sa cucinare per passione.
C’è chi ama cucinare per la passione di mangiare.
C’è chi non sa fare un uovo fritto, come me, e vorrebbe imparare a farlo!
Nella vita quotidiana cucinare per sé e per gli altri può avere diversi significati:
occuparsi di sé; organizzarsi; mettere a fuoco la memoria.
Provo un grande divertimento nel creare, portare a termine una pietanza e valutarne il risultato gustandola.
Ogni volta mi sento motivato a riprovarci! Avrò fame?
La scienza ha dimostrato che mangiare alimenti di buona qualità e sapore ci rende migliori;
in autostima, in socialità, in serenità, in benessere psicologico… è tutto qualità della vita!
Al laboratorio di cucina del Centro Diurno Marina Piccola ci autofinanziamo, partecipando al pranzo con una quota simbolica: questo aspetto ci allena al vivere quotidiano.
Tutti insieme, in una riunione organizzativa, scegliamo le pietanze da preparare;
ogni tanto qualcuno la spara grossa, come la proposta della preparazione di un servizio sushi per dodici persone!
In base al budget raggiunto selezioniamo gli ingredienti;
stiliamo la lista necessaria per procedere all’acquisto dei prodotti;
individuiamo la strumentazione necessaria alla creazione del pasto e il procedimento richiesto dalla ricetta;
e infine prepariamo l’ambiente.
La vestizione è sempre un momento divertente!
Guanti, cappello e grembiule!
E anche se al grembiule manca il logo “Master Chef” procediamo comunque sereni alla preparazione del pasto!
La consumazione del pranzo presenta sempre qualche conflittualità;
niente di grave, per carità!
I motivi sono sempre legati, ad esempio, al numero di polpette equamente distribuito nei piatti;
e comunque, a parte certi occhi sempre più grandi della pancia, si condivide la degustazione di quanto appena cucinato in un’atmosfera di serena convivialità.
Dopo il pranzo ci si divide nei compiti del riordino e del lavaggio delle stoviglie:
ci alterniamo nelle varie mansioni, secondo un calendario definito;
io comunque preferirei lavare i piatti sempre quando siamo in estate!
Abbiamo anche un nostro ricettario dove, di volta in volta, appuntiamo le nuove ricette; qualcuno di noi ha persino preparato una delle nostre pietanze ai suoi familiari ed è stato un vero successo! Nell’eventualità rimangono cibi in dispensa abbiamo trovato una soluzione:
ci riuniamo per un pranzo speciale chiamato simpaticamente “il pranzo svuota-frigo”;
insomma, come sempre, da mangiare non rimane niente!
Quattro salti in padella…
…per fare una frittella!
Bolle l’acqua! Butta la pasta!
Il pollo è in forno…
…patate a contorno!
Dimenticavo il tonno che sa di buono!
Stoviglie e posate…
…finalmente il pranzo è pronto!
Pancia mia fatti capanna…
…le ricette della mamma!