<<Buongiorno Pinocchio! Il caffè latte è pronto ed i plumcake sono sul tavolo, mangia in fretta è ora di andare a scuola!>>.
Ma quanta voglia di mangiare e nessuna voglia di andare a scuola! <<I libri e i quaderni sono sulla mensola accanto alla porta e mi raccomando, fai del tuo meglio.>>.
Pinocchio è talmente pigro che non ha voglia di fare niente!
<<Ok, papà Geppetto!>>.
Pinocchio, nasce da un ceppo di legno, gli alberi sono da sempre simbolo di vita, la vita che è in ognuno di noi, linfa verde e legno secco! Non avendo alcuna esperienza e non avendo la capacità di discernere il male dal bene non riesce mai a distinguere le cose belle dalle cose brutte! Si va al di là di ogni giudizio, Pinocchio nasce da un ceppo di legno buono. Pinocchio esce di casa, ma non ha voglia di stare dietro al banco, il maestro è una noia totale. Pinocchio è talmente annoiato che passa la maggior parte del tempo con il cellulare, e gli viene da sbadigliare e dormire. Pinocchio non conosce neanche l’abecedario figuriamoci la società. La società è intessuta come una tela di ragno, è quasi una trappola. Pian piano imparerà a sue spese il vivere ed il stare in società. Egli è socievole con chi vuole lui. La società gli va stretta.
Quel giorno Pinocchio a scuola non ci vuole andare, ma guarda un po’! Figuriamoci! Così cambia strada e decide di godersi la giornata da perdigiorno. La società è composta dagli uomini e dal loro vissuto, l’etica e il comportamento civico e morale sono lontani dal vivere quotidiano di Pinocchio. Egli non ha la minima idea di come debba comportarsi all’interno della società. Comperate una mela ed una coca cola, si avvia per il parco dove tutti i ragazzi che marinano la scuola si ritrovano ed ecco che a Pinocchio la voglia di mangiare non può mai mancare e non rinuncerebbe mai a mangiarsi una mela con una buona coca cola. L’estetica ha da sempre attratto l’uomo, principi di imitazione! La prima sigaretta di Pinocchio (ma che brutto vizio si è preso!) è una commistione di ribellione e voglia di far parte del mondo dei grandi. Fuma per darsi un tono da adulto anche se adulto non lo è. Imitare il gruppo dei pari o degli adulti è un meccanismo che serve a crescere, ma si rischia di non avere un’identità propria e strutturata. La ribellione sta nel distruggere le figure di riferimento, i propositi, i consigli e gli esempi. Pinocchio cresce non seguendo Geppetto. Pinocchio stringe amicizia subito con un gruppo di ragazzi, che fumano a boccate ampie.
<<Hei! Pinocchio! Ti va di fare una boccata?>>.
<<Sì ragazzi>>.
Così Pinocchio fuma la sua prima sigaretta, non vi dico il cerchio alla testa alle boccate di quelle Marlboro. Pinocchio finisce in pancia alla balena che rappresenta il mondo e il carcere allo stesso tempo. Ma come si sentirá il nostro povero Pinocchio dentro a una balena? Incontra mangiafuoco che rappresenta probabilmente lo sfruttamento della persona. La prepotenza sui deboli e la cattiveria in generale. Incontra il gatto e la volpe, ma proprio loro doveva incontrare? Ovvero i soldi facili, i risultati senza impegno e le menzogne degli adulti che traviano i bambini. L’esperienza è formativa, Pinocchio è in età evolutiva o almeno crede di esserlo. Le sue esperienze tracciano una via ed uno stile di vita che non sfocia nella perversione ma diventa uno modo di rapportarsi alla vita ed agli altri. Si può essere ribelli come Pinocchio o cercare di essere grandi prima del giusto tempo? Il desiderio di crescere è una ribellione rivoluzionaria, per crescere bisogna ribellarsi. La vera ribellione di Pinocchio è non avere addosso i vestiti delle regole e allo stesso tempo, tornare ad esse.
Le fiabe iniziano sempre con “C’era una volta” ma questa non è una fiaba, purtroppo! Anche se ha un lieto fine, così, con tinte pastello possiamo dipingere la storia di Pinocchio che incarna la nostra adolescenza ribelle fino ad arrivare ad un’identità strutturata. Oh mio caro Pinocchio, eterno ragazzo, compagno di mille avventure, com’è difficile la vita degli adulti e che noia radersi la barba ogni mattina, galeotta quella voglia di bigiare la scuola, trasformato in un somarello, tu e Lucignolo, dopo una notte di divertimenti e all’alba, scoprirsi diversi dentro e fuori, in una metamorfosi kafkiana, che esplode di colori. Gli altri non riescono a vedere questi colori e nessuno di essi accetta i diversi.
Pinocchio, prendi l’abecedario e torna fra i banchi, ci sarà il tempo di essere grandi.