Viviamo in un mondo catturati da un sistema più grande di noi. A volte le persone più intelligenti cercano di ignorarlo, ma se ne pentono subito perché capiscono che non ne possono fare a meno. Forse per il fatto che vogliono essere cercati, o per il semplice motivo che vogliono dare importanza a questo sistema ormai presente in tutto il mondo o quasi.
Dico quasi perché se ci inoltriamo nei paesi dove il problema e questo sistema non c’è è perché l’unica questione è la sopravvivenza, parlo della fame, che in alcuni stati come l’Africa sta facendo migliaia di vittime, e noi che siamo presi da questo sistema abbiamo gli occhi chiusi e non vogliamo caricarci di problemi come questi.
Il sistema di cui parlo è un po’ complesso, tornando ai social media che hanno catturato l’anima delle persone, se una persona usa male questo sistema può esserne vittima, ovvero si rischia di isolarsi, come nella malattia chiamata hikikomori, di vivere in un mondo non reale.
Ora cerchiamo di entrare più nel dettaglio in questi social media e ci poniamo delle domande: a cosa servono? Possono essere utili alla società?
I social media in genere servono per comunicare, per esprimere i propri pensieri, per condividere i propri sentimenti e così via. Per quanto riguarda il fatto che sia utile alla società, questo è vero fino a un certo punto. Ricordiamo l’episodio dell’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna dove grazie ai social si sono mobilitate tante persone, soprattutto giovani, che hanno dato un aiuto prezioso alle persone del luogo. Lanciando appelli via Instagram, in modo da essere aiutati, i giovani hanno dimostrato quanto siano potenti questi mezzi.
Concludendo i social media possono essere utili, ma se vengono usati male possono danneggiare la persona. Quindi occorre una informazione più adeguata sui social.
Parlare di Social in modo così aperto e critico è come aprire una finestra al di là della quale si aprono scenari nuovi e + a dimensione umana.
Grazie, condivido l’idea!