L’essere incontra il non essere tra le “Contraddizioni”, in mostra al Ghetto degli ebrei di Cagliari, dal 13 al 28 aprile. Le opere, contrasti e dissonanze, giocano con i principi della logica lasciando smarrito il visitatore.
Gli artisti hanno lavorato su temi che portano l’osservatore ad interrogarsi ed a riflettere cercando il significato delle opere. Sembra che non vi sia infatti un’unica interpretazione, ma svariati punti di vista che lasciano emozioni soggettive, spesso in contraddizione tra loro.
L’arte, quindi, arriva prima della scienza a spiegare il principio di contraddizione, ovvero la coesistenza di essere e non essere, solidità e fragilità, luce e oscurità, movimento e stasi, presenza e assenza.
La mostra è il risultato di un progetto didattico del Dipartimento di Arti Visive dell’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari, coprodotta da Agorà Sardegna e CoopCulture.
Anche la scelta dei materiali non è casuale, perché raffigurano la natura contraddittoria della società, passando dal ferro alla carta, acciaio, terracotta e nylon.
La mostra è un viaggio sensoriale nella contraddizione, alla scoperta di opere da interpretare.
Indimenticabile l’odore della carta dell’opera “Calcolo utopico” quasi a rappresentare il suo spreco.
Inoltre, sembra identificare una società basata sui soldi: è una cassa con degli scontrini buttati ovunque ma ce n’è uno attaccato dove è riportata la scritta “Gente prioritaria non trasferibile”, ripetutamente.
Un’altra opera significativa è costituita da delle istantanee realizzate in metallo con degli aforismi.
“Lo spuntino perfetto”, invece, sembra rappresentare il senso di colpa nell’atto di mangiare. Infatti, oltre il forte odore di terracotta, l’opera non è altro che una raffigurazione del consumo di uno spuntino apparentemente perfetto; dove viene riportata la scritta “Fat” in ogni gessetto rettangolare, ma alla fine ne viene lasciato un ultimo morso.
Gli artisti, docenti e studenti dell’Accademia, sono Guenda Bulleddu, Claudia Carta, Davide Fadda, Taras Halaburda, Antonello Marchesi, Michael Ogana, Emma Porcu, Giovanni Sanna, Oscar Solinas, Federico Soro, Carlotta Tola.