Un giardino delle meraviglie è emerso dai lavori al Poetto.
Chi si trova a passare per il nuovo percorso ciclopedonale di Marina Piccola non può non notare la bellezza dei tulipani, delle scacchiere scolpite a mano, delle composizioni floreali che impreziosiscono lo spazio verde prima nascosto dai parcheggi.
Eppure il Centro diurno di riabilitazione psichiatrica da circa dieci anni accoglie utenti e operatori nei vari laboratori che mirano a sviluppare abilità per l’inclusione sociale. Solo ora questo riesce ad emergere dall’anonimato in cui lo aveva relegato la sua posizione appartata. Le ruspe hanno però cambiato le carte in tavola regalando al centro visibilità, abbattendo fisicamente e idealmente una barriera. La struttura fornisce un servizio importante alla città, perché la salute mentale riguarda tutti e deve essere facilmente accessibile.
Dopo i lavori, quello che prima era uno spazio conosciuto solo da chi lo curava è ora sotto gli occhi di cittadini e turisti che si chiedono cosa sia questo gioiellino emerso dal cantiere. In tanti hanno iniziato a chiedere informazioni su ciò che c’è all’interno portando il Centro a raccontarsi. Così sono nati gli striscioni colorati con lo slogan “Anch’io al centro”, che presto compariranno all’esterno della struttura. Nel corso di varie riunioni organizzative gli utenti insieme agli operatori hanno concordato i dettagli, come ad esempio le parole da utilizzare, perché possono fare la differenza.
Il complesso di Marina Piccola propone diverse attività tra cui giardinaggio e floricoltura, per far fiorire colori e serenità; ceramica, per plasmare piatti, vasetti e creatività; falegnameria, per costruire mensole e percorsi d’inclusione; cucito, per confezionare borse, elastici e meraviglia; la cucina, per condividere cibo, amicizia e compagnia oltre agli scacchi per aguzzare l’ingegno.