Ormai è certo, l’Italia sta affrontando uno dei periodi più oscuri della sua storia. Forse si poteva evitare questa pandemia o per lo meno evitare il peggio e invece, ci si trova, come a volte capita, impreparati… non si può essere sempre pronti!
Le autorità scientifiche internazionali ci dicono che il virus si è diffuso prima in una megalopoli cinese ed in un secondo momento ha invaso l’Europa, solo quattro mesi dopo le autorità cinesi hanno ammesso la pericolosità di questa nuova pestilenza che ha investito l’intero globo.
Il motivo per cui la Cina non abbia comunicato il pericolo di questo virus, entrato nelle nostre vite, non lo sapremo mai. Quello che sappiamo è che sta trasformando il nostro modo di vivere e soprattutto, il nostro modo di relazionarci con il prossimo; innalzando barriere siamo stati costretti a mettere una maschera sulle nostre facce tristi. La politica si è dovuta rapportare al dilagare della pandemia costringendola a prendere decisioni drastiche per tamponare situazioni che sembrano sfuggire di mano come evidenziano i disordini di Napoli, Milano, Torino e Firenze dell’ultima ora.
Ma come le persone stanno affrontando questo periodo difficile? Ci sono persone che in qualche modo non possono gridare ad alta voce il loro disagio e di questo ne soffrono, e con queste limitazioni si sentono ancora più sole. Il bombardamento dei mass media ha scaraventato l’intero pianeta nel buio della paura generando una vera e propria psicosi così siamo diventati tutti ipocondriaci. Le restrizioni sociali imposte dalle misure di sicurezza non sempre risultano tollerabili dalle persone più fragili vittime di ansietà ed altri indicatori di malessere psichico patologico.
L’ esperienza è quella di chi soffre di queste patologie e ci dice che certe situazioni sociali rompono un equilibrio di per se stesso precario, minando lo status dei soggetti più deboli e delle loro famiglie. I percorsi riabilitativi finalizzati al reinserimento delle persone fragili in una società già fragile di suo, non possono essere interrotti.
Chi usufruisce di un servizio che prevede percorsi riabilitativi psichiatrici, non può stare a casa! Si parla di dignità del malato che non ha bisogno solo di conforto, occorre per lui l’inserimento riabilitativo e lavorativo, occorre lavorare tutti insieme per ottenere risultati tangibili al fine di migliorare l’autostima e scongiurare le ricadute.
Nella nostra cara Sardegna i contagi sono stati meno preoccupanti prima dell’estate ma in questo autunno per diversi motivi assistiamo a una situazione che vede tutti gli ospedali in difficoltà per il numero di persone contagiate. Questo problema sanitario è stato affrontato anche con l’interruzione delle lezioni scolastiche al fine di evitare assembramenti durante il trasporto pubblico.
Questo fatto crea nella nostra Isola gravi discriminazioni rispetto agli studenti di altre Regioni perché la connessione internet è carente o addirittura assente in certe località della Sardegna. Comprensibile è quindi che non si possa imparare come in un rapporto diretto con gli insegnanti, soprattutto per le persone che presentano disabilità.
Le ultime decisioni governative prevedono restrizioni diverse nelle regioni d’Italia. Tutte queste normative sono state ideate per evitare i contatti ravvicinati fra persone diverse, come succede nei bar, nelle palestre e nelle piscine. Non solo lo sport è stato penalizzato ma anche il turismo ed altri settori legati fra loro. Queste categorie riceveranno un rimborso economico dallo Stato al fine di compensare le perdite.
Non abbiamo ancora sentito parlare di ciò che faranno le istituzioni per aiutare le categorie svantaggiate.
Questo fatto ci impedisce di vivere affettuosamente l’amicizia come siamo abituati e ci manca il contatto, l’abbraccio e lo stare vicino ai nostri cari, almeno per questo periodo.
E’ molto facile infettarsi, nonostante i dispositivi obbligatori, ci sono tanti motivi che ci stupiscono ogni giorno quando sentiamo le notizie. Tante persone, pur contagiate, sono asintomatiche ma molto contagiose, quindi le precauzioni non sono mai abbastanza anche fra i familiari che sono in buona salute apparente.
Impossibile, al momento, vivere l’amicizia come siamo abituati?
Lontane le atmosfere da Libro Cuore non c’è ne Fanti né Garrone ma una noiosa video lezione.
Il virus corre per le strade del cuore.