di Isa1964
Nella 56esima edizione dell’antico sposalizio di Selargius, lo scorso 11 settembre si sono uniti in chiesa Valentino e Sandra, accompagnati dal loro seguito di amici e parenti vestiti nei tipici costumi sardi.
Don Mario Cugusi, sacerdote della Parrocchia del S.S. Salvatore di Serdiana, ha tenuto la predica in sardo.
“Ringrazio gli sposi che avrei dovuto unire in matrimonio a Serdiana e che invece sono stati scelti per questa celebrazione speciale”, ha affermato. “Ringrazio anche don Ireneo Schirru che mi ha consentito di tornare in questa chiesa da anziano, visto che qui sono stato viceparroco quarant’anni fa e devo dire che il rito dell’antico sposalizio selargino non me lo ricordavo tanto bene. Ringrazio dunque don Ireneo perché mi ha aiutato a rinfrescare la memoria, visto che è la prima volta che celebro il matrimonio a Selargius”.
“Dobbiamo essere capaci di comprendere la differenza tra il matrimonio in Municipio e quello in Chiesa”, ha proseguito don Cugusi, “perché in Chiesa il matrimonio è un sacramento, per accedere al quale non basta la buona educazione, non basta la ricchezza esteriore e del denaro: serve la Santità”.
“Il matrimonio è un sacramento che incatena un uomo ad una donna per essere un solo corpo ed un una sola anima”: e su queste parole di don Cugusi, che ha benedetto gli anelli, entrambi gli sposi si sono amorevolmente incatenati.