Di Angel Il ruolo dei familiari delle persone con sofferenza psichica, nonché quello delle associazioni che condividono tale problema, è di primaria importanza. È quanto è emerso dall’incontro tenutosi a Marina Piccola l’11 gennaio, sesto di una serie di eventi che si propongono di analizzare la riabilitazione psichiatrica e bio-psico-sociale. Infatti, qual è il ruolo dei familiari dei sofferenti di disturbi psichici in seno alla società? Effettivamente sono le stesse associazioni di familiari degli utenti che trovano posto nel progetto terapeutico-riabilitativo, rendendosi parte attiva nel superamento dello stigma sociale attraverso la diffusione di percorsi di cura, di strumenti di riabilitazione, di processi di riforma.
Tra le associazioni che hanno partecipato all’evento, Cui-prodest ha presentato varie esperienze di incontri e convegni sul al tema dell’alcolismo, utilizzando immagini molto efficaci e suggestive. La comunicazione più diretta la si ottiene con la peer education: il messaggio di superamento della dipendenza viene diffuso da coetanei o comunque da giovani che nelle scuole fanno opera di divulgazione. È quanto è avvenuto nell’Istituto comprensivo Regina Elena di Cagliari, dove un concorso sul disegno più bello e significativo si è concluso nel migliore dei modi con una larga partecipazione di idee e messaggi anti-alcolismo.
A questo intervento ha fatto seguito la presentazione dell’attività svolta da un’altra associazione, l’A.s.a.r.p., che esiste sul territorio da ormai trent’anni. Punto fermo del suo impegno è l’attuazione della riforma psichiatrica, con l’ampliamento nonché il miglioramento dei servizi presenti sul territorio. Proprio a tal proposito, nel corso del dibattito si è sottolineato come l’attribuzione di responsabilità alle persone con sofferenza psichica aumenta il protagonismo di utenti e familiari nei percorsi di cura.
“Da sottolineare – secondo le parole della presidente dell’associazione Gisella Trincas – che il coinvolgimento dell’utente deve avvenire non in termini di obbligatorietà ma in termini di graduale partecipazione ai progetti elaborati da enti e istituzioni”. Gli assi portanti del reinserimento sociale sono dunque un ambiente familiare adeguato, relazioni affettive soddisfacenti e una attività lavorativa finalizzata anche all’acquisizione dell’autonomia.
A tal proposito, l’A.s.a.r.p. ha attivato una serie di progetti che passano attraverso l’attività di cooperative sociali, di una comunità integrata, di un giornale on-line e di una radio web (Ondecorte). L’associazione svolge anche incontri di ascolto per supportare familiari e utenti nelle loro scelte quotidiane.
Guarda l’intervento del dott. Alberto Santoru: https://youtu.be/ch_om_cHrT0
Guarda l’intervento del presidente di Cui Prodest Antonello Del Rio: https://youtu.be/MrdmFa_4Bfc
Guarda l’intervento della presidente ASARP Gisella Trincas: https://youtu.be/yls5r6PAzI4
Guarda l’intervento del referente Onde Corte Roberto Loddo: https://youtu.be/3dTNUpMm7-k
Guarda l’intervento della presidente ASARP1 Stefania Matta: https://youtu.be/rRBdjKEBIYA
Guarda le interviste ai partecipanti: https://youtu.be/fyXpPy6wf8s