di Angel La pratica dell’orto-terapia ha come obiettivo la riabilitazione bio-psico-sociale. Infatti, dà modo alla persone con sofferenza mentale di entrare in contatto con il ciclo della pianta e con quello ambientale-stagionale, mantenendo nel contempo viva l’attenzione verso gli altri partecipanti all’attività e, anzi, rinsaldando le relazioni all’interno del gruppo e, in questo modo, migliorando l’umore.
Di questo si è parlato nel corso dell’ottavo incontro riguardante la riabilitazione in psichiatria, tenutosi nei locali di Marina Piccola.
Di tale esperienza si è fatto portavoce Franco Carta, un educatore dello stesso Centro di Assemini: “Nei nostri spazi, tutti i giorni, si svolgono varie attività. Una di queste è l’orto-terapia che ha avuto inizio nel 2014 con l’obiettivo di stimolare la creatività, la psicomotricità nonché l’integrazione nel tessuto sociale di appartenenza. Grazie all’impegno di vari collaboratori e utenti, si sono ottenuti buoni risultati, soprattutto l’aumento della fiducia, anche mediante un sostegno reciproco durante le attività. L’attività è quindi doppiamente positiva: perché una volta che si sono ottenuti vari apprendimenti e lo sviluppo di varie competenze, queste vengono poi utilizzate anche in altri contesti della quotidianità”.
Insieme all’orto-terapia, nel Centro di Assemini si svolgono anche altre attività: “Nel 2016 hanno riscontrato un buon successo il tennis, sport-terapia, balneazione e musica, grazie alle quali i partecipanti hanno ottenuto una maggiore autonomia e autostima”, ha spiegato Carta. “Si sono sentiti parte di un gruppo, hanno risvegliato abilità, hanno avuto un’immagine di sé sempre più positiva, con una crescita e un cambiamento continui”.
Durante l’incontro si è parlato anche del laboratorio teorico-pratico in riferimento all’orto sinergico. Infatti, sempre ad Assemini nel 2014 ha preso il via un progetto condiviso da tredici partecipanti sotto il nome di “S’ottu mannu”. Caratteristica di questo tipo di coltivazione è la particolare forma dell’orto, nonché l’uso della paglia che impedisce al terreno di dilavare durante le piogge.
Parallelamente a tale esperienza è stata presentata quella dell’orticoltura tradizionale, attualmente praticata nel Centro Diurno di Marina Piccola e, in più piccole quantità, anche nel Centro Diurno di Selargius.
Per quanto riguarda gli obiettivi raggiunti da quest’ultima attività, segnaliamo l’utilità sociale, il ritrovamento di potenzialità inespresse che trovano sbocco nel giardinaggio e la conquista di un’armonia data dal contatto con la natura.
Armonia e superamento di stati ansiosi e miglioramento nella gestione dello stress sono i risultati raggiunti anche dalla sport-terapia. Questa pratica consente infatti l’esercizio di diversi ruoli all’interno della squadra, l’affinamento delle competenze sociali e miglioramento generale dello stato di salute.
Esito di impegno costante è stata l’esperienza territoriale del 2012 del canottaggio che ha potuto usufruire di finanziamenti regionali. Sono state utilizzate varie tipologie di canoe utilizzate, come pure diverse sono state le località che hanno ospitato le competizioni (Cagliari, lago di Isili, Guamaggiore).