Ho paura ma non riesco a correre
la morte alle spalle ha un bel gran da fare
distilla goccie di onniscienza
ma un anima non l’ha
dal suo sontuoso altare crede di avere il potere
ma non vede o fa finta
quattro arance da conservare per la cena e sciacquare prima di mangiare
tutto cade a terra in maniera relativa non si accorge della sua superbia
non sente il pulsare della mia anima ignora il peso massimo di una lacrima
un giorno è così un altro è cosà
nessuno ne trae giovamento da una madre che si duole il petto
i giorni migliori sono calli alle mani di operai
tutto si veste a lutto nei miei pensieri
non ci sono attrici di ieri
in alto i bicchieri lor signori
si brinda alla lunga sulle spalle di una sventura
Riccetto e Rosso Malpelo vanno a braccetto
senza parlare dei Malavoglia che persero tutto per mare
luppini quattrini e amanti nelle ore più calde dei giorni
non si passa da qui no no non è un telefilm
i grizzly in Canada non hanno una casa
nè un piatto nè una tovaglia
con la coda di paglia fra le gambe ridono di se stessi per queste strade
un allegria filo difusa senza nessuna musa
cade tutto lentamente cade senza scuse di sorta
vi è un altra porta che si apre sul mare
vi è una vena la aorta che è la porta del cuore
i sogni strappati a morsi ai bambini
la gente che guarda alla finestra non è mio figlio che me ne importa
io mio figlio lo tengo in salotto e per l’inverno ha un buon cappotto
un cappotto alla moda
scusate oh! Volgo non faccio mai i piatti sono una signora
cade un altro giorno di voci come quell’altro
un passante dice me lo sono scordato
la vita di un ragazzo fatta fuori con mezzucci psicologici
e ora credici nessun divertimento solo sogni a mezz’aria
di cui nessuno più parla
la vita è come si presenta Eva è Adamo che tenta
trenta denari per ogni Cristo venduto
Eboli mia qui mi fermo
deve essere meglio l’inferno.